Il feedback nelle relazioni personali (le persone vogliono solo essere VISTE)

Nell’articolo precendente abbiamo visto quanto sia cruciale dare un feedback chiaro e dettagliato nelle comunicazioni umane. Il feedback è un potente strumento per guidare il cambiamento e il miglioramento. Spesso, nella ricerca di dare feedback costruttivo, possiamo inciampare nella trappola dell’ambiguità che non è altro che un divario interpretativo che può portare a sforzi mal indirizzati e, paradossalmente, a una diminuzione della motivazione. Ciò accade sia sul lavoro che nei rapporti personali.

Pensa ad una tipica discussione tra partner. “Penso dovresti essere più ordinato/a”. Laddove una persona potrebbe vedere l’ordine come avere ogni cosa pulita e ben disposta, un’altra potrebbe considerare un ambiente vissuto e un po’ disordinato come accogliente e autentico. L’assenza di chiarezza nel esprimere un mio bisogno può minare la comprensione reciproca, generando conflitti su ciò che sembrava essere un problema risolto.
Per evitare queste insidie, dobbiamo imparare a fornire feedback specifici e contestualizzati. Descrivere chiaramente cosa intendiamo con “ordinato” nel contesto del feedback può fare la differenza tra un feedback che ispira il miglioramento e uno che confonde e demotiva.
In conclusione, l’arte del feedback richiede precisione e consapevolezza della complessità dell’interpretazione umana. Rendere il feedback cristallino non solo beneficia il destinatario, ma anche colui che lo dà, poiché facilita un dialogo costruttivo e allineato con gli obiettivi.
Le tecniche che insegnamo in shining bees sono tecniche utili ad affrontare situazioni personali e lavorative in modo da sentirsi bene con se stessi e far sentire bene le persone che ci sono intorno.
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